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Il Piccolo Principe |
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Capitoli 1 e 2
Un tempo lontano,
quando avevo sei anni, in un libro sulle foreste primordiali, intitolato
“Storie vissute della natura”, vidi un magnifico disegno.
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Mostrai il mio capolavoro
alle persone grandi, domandando se il disegno li spaventava.
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Questa volta mi risposero
di lasciare da parte i boa, sia di fuori che di dentro, e di applicarmi
invece alla geografia, alla storia, all’aritmetica e alla grammatica.
Ho conosciuto molte
persone importanti nella mia vita, ho vissuto a lungo in mezzo ai grandi.
Cosi’ ho trascorso la
mia vita solo, senza nessuno cui poter parlare, fino a sei anni fa quando
ebbi un incidente col mio aeroplano, nel deserto del Sahara. Qualche cosa
si era rotta nel motore, e siccome non avevo con me ne’ un meccanico, ne’
dei passeggeri, mi accinsi da solo a cercare di riparare il guasto. |
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Qui potete vedere il
miglior ritratto che riuscii a fare di lui, più tardi.
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Capitolo 6
Oh, piccolo principe,
ho capito a poco a poco la tua piccola vita malinconica.
"Aspettare che?"
Da prima hai avuto
un'aria molto sorpresa, e poi hai riso di te stesso e mi hai detto:
"Un giorno ho visto il
sole tramontare quarantatrè volte!"
"Il giorno delle
quarantatrè volte eri tanto triste?"
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Capitolo 7
Al quinto giorno,
sempre grazie alla pecora, mi fu svelato questo segreto della vita del
piccolo principe.
"Anche i fiori che
hanno le spine?"
"Ma allora le spine a
che cosa servono?"
Ma dopo un silenzio mi
gettò in viso con una specie di rancore:
Il piccolo principe
disturbò di nuovo le mie riflessioni.
Mi guardò stupefatto.
Ne ebbi un po' di
vergogna. Ma, senza pietà, aggiunse:
E tutto il giorno
ripete come te: <Io sono un uomo serio! Io sono un uomo serio!> e si
gonfia di orgoglio.
Arrossì, poi riprese:
Era caduta la notte.
Non sapevo bene che
cosa dirgli. Mi sentivo molto maldestro.
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